La necessità di un rilancio della prevenzione nei luoghi di lavoro
La prevenzione sui luoghi di lavoro richiede costanti collaborazioni, sinergie, in una logica di sistema: si basa sulla graduale diffusione della cultura della sicurezza (e della legalità) che dovrebbe permeare il mondo del lavoro e più in generale la nostra società.
Non un concetto astratto, bensì un processo continuo che si realizza grazie ad una serie di obiettivi perseguibili attraverso azioni precise e diffuse, che includono:
- l’informazione, la comunicazione, la formazione dei vari soggetti coinvolti, sia nel modo del lavoro sia nelle istituzioni competenti;
- un sistema normativo, e di regole, certo e coordinato;
- il controllo e la vigilanza, ma anche l’assistenza e la consulenza ai lavoratori e alle imprese specie se di piccole dimensioni, che rappresentano il tessuto produttivo largamente prevalente nel nostro Paese;
- le misure risolutive adottabili che possono riguardare: le modalità produttive, i rapporti di lavoro, l’organizzazione del lavoro, la frammentazione delle imprese, il ricorso a processi di esternalizzazione sempre più spinti, la concentrazione e distribuzione dei rischi, misure anche economiche di aiuto/incentivazione.
In Italia, i principali (anche se non unici) indicatori delle conseguenze del lavoro sulla salute sono gli infortuni e le malattie professionali. Gli infortuni, come purtroppo stiamo registrando proprio in questi ultimi tempi, rimangono su livelli assolutamente rilevanti e sempre meno accettabili; per quanto riguarda le malattie professionali, conosciamo solo la punta emergente di un fenomeno di dimensioni complessivamente non perfettamente note.
Con l’avanzare di nuove modalità produttive ed organizzative che rendono sempre più diffuse forme di lavoro flessibile ed anche, purtroppo ancora spesso, irregolare, si hanno importanti impatti sulla salute, oltre che con gli infortuni che costituiscono la parte più evidente e misurabile, con vere e proprie patologie da lavoro, incluso il disagio o l’assenza di benessere psico-fisico. Fenomeni da esplorare attentamente che richiedono al sistema un salto di qualità, a cominciare proprio dalle modalità di registrazione ed analisi.
L’azione per una miglior conoscenza ed una più efficace prevenzione delle cause determinanti di tutte le patologie “work-related” è una sfida per l’intero sistema di prevenzione a cominciare dal “sistema salute”, attraverso il coinvolgimento dei medici di medicina generale, che, come la loro carta dei servizi sancisce con una sintesi molto efficace, sono chiamati a promuovere e salvaguardare la salute, in un rapporto di reciproca fiducia e rispetto, di tutti i cittadini.
I datori di lavoro, i responsabili e gli addetti al servizio di prevenzione e protezione vengono ad avere un ruolo determinante nelle varie fasi di valutazione e gestione dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro e rappresentano, occorre rimarcarlo, un anello peculiare nel sistema di prevenzione aziendale in quanto soggetti di riferimento nei rapporti tra le varie figure che concorrono al “sistema prevenzione”. Mi auguro che trovi, quindi, pieno compimento la riorganizzazione del sistema formativo nazionale per la salute e sicurezza nel lavoro, con una ricomposizione organica ed efficace dei vari accordi intervenuti nel tempo, a cominciare da una omogenea e trasparente registrazione dell’avvenuta formazione ed addestramento.
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