Lavoro al computer: lo stress e le condizioni di sovraccarico mentale
Anche a causa dell’emergenza COVID-19, il numero dei lavoratori in smart working o in telelavoro è notevolmente aumentato ma non sempre c’è consapevolezza di tutti i rischi connessi al lavoro svolto attraverso l’uso di strumenti come un computer.
A volte si riconoscono le possibili conseguenze sulla vista e sul sistema muscoloscheletrico, perciò si mettono in pratica le misure di prevenzione correlate alla postazione di lavoro per mantenere una postura corretta e non affaticare eccessivamente la vista.
Raramente si tiene conto, però, anche dello stress mentale, connesso ai carichi di lavoro e favorito in questi mesi anche da quella situazione di stress, denominata “covid fatigue” o “pandemic fatigue”, dovuta al prolungarsi della pandemia.
Come misura di prevenzione si sottolinea l’importanza di interrompere l’attività al videoterminale con delle pause, che hanno un effetto benefico sia sul sistema circolatorio sia sull’affaticamento del sistema muscoloscheletrico e sullo stress visivo, oltre spesso a comportare un miglioramento dell’efficienza alla ripresa del lavoro, riducendo in questo modo l’accumulo di stress mentale.
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