AMBIENTI CONFINATI E/O SOSPETTI DI INQUINAMENTO

 

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Gli ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento sono individuati come ambienti a forte rischio per la sicurezza e salute dei lavoratori.

Vengono definiti come uno spazio non progettato per la presenza continua di un lavoratore ma di dimensioni tali da consentire l’ingresso e l’uscita per lo svolgimento del lavoro, con possibile ventilazione insufficiente.

I principali fattori di rischio sono:

  • Asfissia, causata da carenza di ossigeno o formazione di gas e intrappolamento.
  • Condizioni microclimatiche sfavorevoli, come l’alta umidità e temperature troppo elevate o basse.
  • Intossicazione dalla presenza di residui.
  • Investimento/schiacciamento causati dal mancato coordinamento in fase di ingresso e uscita.
  • Elettrocuzione per impianti in cattivo stato o mancato scollegamento.
  • Caduta per attrezzatura non idonea o usata male
  • Esplosione/incendio, causato da evaporizzazione di liquidi infiammabili o utilizzo di utensili che producono scintille.
  • Contatto con organi in movimento, ad esempio impianti non protetti adeguatamente.

E’ stato reso disponibile a livello internazionale il segnale di pericolo relativo alla presenza di “atmosfera asfissiante”, che può essere utilizzato negli ambienti confinati per segnalare una zona di maggior pericolo ed evitare ulteriori infortuni sul lavoro.

 

Per un maggior approfondimento si rimanda al sito:https://www.inail.it/cs/internet/docs/alg-pubbl-ambienti-confinati-aspetti-legislativi-caratteriz.pdf

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